Recensione Critica -Mériadec Le Clainche e le sue Opere d’ Arte esposte alla Mostra “I AM – A Deep Exploration of the Artist’s Essence”

Mériadec Le Clainche – La Scultura Come Genesi del Ritorno
Nel panorama dell’arte contemporanea, dove il confine tra naturale e artificiale tende sempre più a sfumarsi, l’opera di Mériadec Le Clainche si staglia come un atto di rara intensità poetica e concettuale. Scultore e designer d’arte francese, bretone d’origine e di spirito, Le Clainche ci
sorprende e affascina con creazioni che sfidano le categorie e restituiscono alla materia un’anima nuova, vibrante e profondamente viva.
La sua produzione, esposta anche nella mostra internazionale “I AM– A Deep Exploration of the Artist’s Essence”, è un viaggio sensoriale e intellettuale attraverso la memoria dei materiali e la potenza rigenerante della natura. Le sue sculture non si limitano a occupare uno spazio fisico:
lo trasformano, lo interrogano e lo attraversano. Sono creature ibride, nate da acciaio, corallo,
cristalli, pietre e frammenti di aeroplani, che vivono nel punto esatto in cui l’uomo e il mondo
naturale si incontrano – o, meglio, si fondono in una danza silenziosa ma carica di tensione
vitale.
La cifra stilistica che Le Clainche definisce “oxydovégétalisation” è molto più di una tecnica: è
una vera e propria poetica, una filosofia estetica ed esistenziale. Attraverso l’ossidazione del
metallo e la successiva innervazione di elementi organici – fiori, corallo, cristalli – l’artista costruisce paesaggi scultorei in cui il degrado e la rinascita convivono, si toccano, si nutrono a vicenda. La ruggine, segno del tempo e della corrosione, diventa terreno fertile per la bellezza che rifiorisce. Il pezzo di aereo, scarto tecnologico e relitto industriale, si trasforma in corpo fertile, grembo inatteso di una nuova vita.
Straordinari sono i suoi pilastrini di acciaio, sinuosi, eretti, segnati dal tempo ma punteggiati da fiori metallici, frammenti di ametista, corallo scolpito con una pazienza quasi monastica. Ogni opera sembra raccontare una storia fatta di ferite e fioriture, di fragilità e resistenza, come se la
materia stessa si facesse carne, pelle, memoria. In altri lavori, più compatti ma non meno
potenti, l’acciaio abbraccia pietre preziose, elementi vegetali o animali, generando microcosmi perfettamente bilanciati tra l’industriale e l’organico, tra l’antico e il futuribile.
La manualità del forgiatore convive con l’immaginazione visionaria del designer, restituendo opere che non sono mai fredde o autoreferenziali, ma autenticamente vibranti, sempre in dialogo con chi le osserva. Ogni scultura è un’epifania, un varco temporale che unisce archeologia industriale e mitologia naturale. Le Clainche non si limita a creare oggetti: crea ponti, tessuti nervosi che uniscono il ferro all’essenza della vita. Nella sua arte, il gesto umano
non sovrasta, ma si lascia guidare dalle leggi misteriose della natura.
In questo, egli è artista nel senso più pieno e insieme artigiano del sacro: il sacro inteso come
ciò che merita rispetto, ascolto, contemplazione. Non sorprende che le sue opere trovino spazio
in contesti internazionali e gallerie di prestigio: il suo linguaggio è universale, la sua visione profondamente necessaria. In un tempo in cui la natura è spesso ridotta a vittima o a risorsa da sfruttare, Mériadec Le Clainche ce la restituisce come compagna e maestra, capace di redimere
anche ciò che l’uomo ha dimenticato o distrutto.
Le sue “sculture viventi” sono rituali di guarigione, incarnazioni di un pensiero che osa ancora credere nella bellezza come forza rigenerante. Non vi è nulla di decorativo o accessorio nella sua arte: tutto è essenziale, tutto parla. Il metallo ferito, il corallo pazientemente intarsiato, il
fiore che nasce dalla ruggine: ogni elemento è il frammento di un poema visivo che canta la
meraviglia della contaminazione, della metamorfosi, del ritorno alla vita.
Mériadec Le Clainche è, a pieno titolo, un genio della scultura contemporanea.Non solo per l’incredibile maestria tecnica o per la bellezza magnetica delle sue creazioni, ma per la profondità del suo sguardo,
capace di penetrare nel cuore della materia e trasformarla in visione.
In un mondo che tende alla distrazione e alla velocità,
le sue opere ci obbligano a fermarci, a guardare, a ricordare.
E, forse, a sperare.
Claudia Mantelli

“I AM!A Deep Exploration of the Artist’s Essence”

PRESENTAZIONE DELL’EVENTO

PRESENTAZIONE dell’Evento “I AM-A Deep Exploration of the Artist’s Essence-Mostra d’Arte contemporanea
L’Essenza dell’arte si presenta come un concetto complesso e multiforme, capace di assumere significati molteplici a seconda del punto di vista da cui la si osserva. Al cuore di questa essenza si colloca innanzitutto l’espressione: l’arte si manifesta come un linguaggio universale attraverso cui l’individuo comunica pensieri, emozioni ed esperienze che spesso sfuggono alle parole, trascendendo i limiti del linguaggio convenzionale. È proprio in questa capacità comunicativa che risiede il suo potere più autentico, quello di parlare direttamente all’anima, evocando sensazioni profonde e intime.
Ma l’arte non è solo espressione: è la creatività che le conferisce vita e identità. L’artista diventa così un alchimista della forma e del contenuto, un demiurgo capace di trasformare l’immaginazione in realtà tangibile. Che si tratti delle arti visive, della musica, della letteratura o della performance, ogni gesto creativo è un atto di coraggio e innovazione, un viaggio in territori inesplorati della mente e del cuore. Questa energia creativa, vibrante e in continua evoluzione, dà origine a opere che sfidano il tempo e le convenzioni, aprendo nuove strade di senso.
L’esperienza estetica è un altro aspetto fondamentale: l’arte si rivolge ai sensi e alle emozioni, instaurando un dialogo diretto con lo spettatore. È in questa relazione che si crea un ponte intangibile, capace di coinvolgere chi osserva in una riflessione profonda e in un’introspezione che trascende la mera percezione visiva. L’opera diventa così un luogo di incontro, un momento sospeso in cui il tempo si dilata e l’esperienza personale si intreccia con quella universale.
Inoltre, l’arte si presenta come un riflesso fedele della cultura e della società da cui origina. Essa incarna contesti storici, valori collettivi e questioni sociali, offrendo un’occasione di confronto con le dinamiche di tempi e luoghi diversi. Attraverso le sue molteplici forme, l’arte diviene quindi un archivio vivo di memorie e narrazioni che invita a una comprensione più profonda del mondo e di noi stessi.
La natura interpretativa dell’arte rende poi ogni incontro con l’opera un’esperienza unica e soggettiva. Nessun significato è mai definitivo o univoco: ogni osservatore porta con sé il proprio vissuto, le proprie emozioni, creando un dialogo continuo e aperto. Questa pluralità di letture è ciò che rende l’arte viva, stimolando il pensiero e alimentando una discussione sempre nuova e fertile.
Infine, l’arte possiede un potere trasformativo che trascende il mero atto creativo: essa è capace di cambiare l’individuo e la società, di ispirare metamorfosi interiori e collettive, di sfidare le percezioni consolidate e di aprire nuove prospettive. In questa sua funzione, l’arte diventa una forza vitale imprescindibile, un motore di cambiamento e riflessione continua.
In sintesi, l’essenza dell’arte risiede nella sua capacità unica di esprimere, creare e comunicare, configurandosi come uno specchio attraverso il quale si riflette la condizione umana, in tutte le sue sfaccettature, e come un ponte che connette mondi, tempi e anime diverse in un dialogo infinito.

Claudia Mantelli

Mauro Molinari “Selfie” (100x80cm.)

Nel suo dipinto “Selfie”, Mauro Molinari offre una riflessione acuta e raffinata sull’identità contemporanea e sulla percezione del sé. L’opera, richiama il gesto immediato dell’autoritratto digitale, si trasforma in una finestra aperta sulla profondità umana, ben oltre la superficie effimera dell’immagine.

Attraverso la sua magistrale tecnica in mixed media, l’artista intreccia segni grafici e cromatismi vibranti, creando una dimensione in cui la figura si stratifica tra realtà e rappresentazione. Ogni pennellata sembra scavare non solo nei tratti somatici, ma anche nelle emozioni, nei dubbi e nelle contraddizioni dell’individuo. Il tratto, deciso e dinamico, cattura pregi e difetti, gesti e posture, restituendo la complessità dell’animo umano con una sensibilità quasi antropologica.

Da sempre attento all’osservazione del quotidiano, Molinari trasforma i volti delle persone che incontra in frammenti di una narrazione universale, in cui ogni espressione diventa lo specchio di una società in continua evoluzione. In “Selfie”, la modernità del tema si fonde con la profondità del segno pittorico, trovando un perfetto equilibrio tra ironia e introspezione.

L’opera si configura come un ritratto stilizzato e astratto, in cui la frammentazione della figura umana riflette la complessità dell’identità odierna. Colori vibranti e linee decise creano un contrasto dinamico, mentre la sovrapposizione di forme geometriche suggerisce movimento ed evoluzione. L’espressione intensa del volto invita l’osservatore a un viaggio interiore, tra realtà e rappresentazione, tra autenticità e costruzione.

Non è solo un semplice ritratto, ma una vera e propria messa in scena dell’Io, una maschera che oscilla tra spontaneità e artificio, tra verità e apparenza. Mauro Molinari ci interroga con un linguaggio visivo potente e incisivo, costringendoci a riflettere su cosa significhi davvero vedersi e, soprattutto, riconoscersi.

Claudia Arch.Mantelli

CALL FOR ARTISTS “Les Enfants terribles”

La ribellione creativa dell’ Anima

Claudia Mantelli & DOODLE ART Association

Call for Artists: “Les Enfants terribles” – La ribellione creativa dell’Anima
Il genio creativo nasce da un’anima che sa mantenere viva la meraviglia dell’infanzia. Come suggeriva Giovanni Pascoli con il concetto del fanciullino, dentro ogni individuo esiste un
bambino capace di vedere oltre l’apparenza, di percepire il mondo con una sensibilità che sfugge agli occhi dell’adulto. Questa visione è la chiave per accedere a una forma superiore
di creatività e felicità. . Picasso affermava che “A dodici anni dipingevo come Raffaello, però ci ho messo tutta una vita per imparare a dipingere come un
Bambino”. In queste parole risiede un insegnamento universale: l’arte non è confinata dai limiti della tecnica, ma trova la sua vera forza quando l’artista riesce a liberarsi dai canoni accademici, lasciando fluire la spontaneità e la libertà dell’infanzia. Balla, Carrà, De Chirico, Soffici, Sironi, Morandi, Rosai, Magri, Viani, Cecioni, Breveglieri e altri importanti artisti dei primi tre decenni del Novecento ad un certo punto della loro ricerca artistica avvertirono l’esigenza di “tornare” bambini, facendo riemergere nelle loro opere la freschezza, la spontaneità e la libertà del disegno infantile, delineando un percorso, che li portò a dialogare con un’arte senza artifizi, autentica e pura
.

Einstein stesso riconosceva l’importanza di questa dimensione. Per lui, la creatività non poteva emergere se non attraverso lo stupore e la curiosità del bambino che vede il mondo come una continua scoperta. Questa libertà mentale e spirituale permette di creare opere che vanno oltre
l’estetica, toccando corde emotive profonde.L’artista che riesce a mantenere vivo il fanciullo dentro di sé non solo raggiunge una forma più autentica di espressione, ma trasmette
emozioni pure e universali. L’opera d’arte diventa allora un ponte che collega l’osservatore a quella parte nascosta e spesso dimenticata della propria anima, risvegliando sentimenti
genuini. Nella nostra epoca di tecnicismi e strutture rigide, è più che mai necessario riscoprire il potere del gioco e della libertà nella creazione artistica. Questa mostra vuole essere un invito agli artisti contemporanei a esplorare e abbracciare il proprio fanciullino, a lasciarsi andare, a creare senza vincoli. Solo così è possibile generare opere che emozionano, vibrano e lasciano un segno duraturo. “ Ci si mette del tempo a diventare giovani.” – Pablo Picasso – Con questa riflessione di Picasso come punto di partenza, “Les
Enfants Terribles” invita artisti di tutte le discipline a esplorare la complessità dell’essere giovani e ribelli. Per Picasso, mantenere un contatto costante con la propria infanzia e giovinezza è un atto di resistenza, una lotta contro le convenzioni che inevitabilmente cercano di scolpirci e definire la nostra maturità. Non si tratta di un ritorno nostalgico, ma di uno sforzo costante per preservare quella scintilla creativa e primordiale che caratterizza la
visione pura dei bambini.Questa Mostra d’Arte si rivolge a coloro che sentono il richiamo dell’irriverenza, della ribellione contro l’omologazione, e che comprendono che diventare
“giovani” è un processo arduo e continuo. L’artista deve, in ogni opera, riconquistare quella freschezza percettiva che il mondo adulto tenta di sopprimere. Non è un compito semplice, come suggerisce Picasso: è una ricerca incessante che richiede coraggio, vulnerabilità e uno sguardo critico verso se stessi e la società. In un mondo che cerca costantemente
di incasellare l’individuo, quali sono i segni della nostra giovinezza perduta? Come si può recuperare e celebrare la spontaneità, la curiosità e il disordine che caratterizzano l’infanzia e la sua prospettiva unica sul mondo? E come possiamo, come “enfants terribles”, scardinare i confini imposti dalle norme sociali e culturali? Invitiamo ogni Artista a confrontarsi con l’idea di una creatività libera dai vincoli della maturità e esplorare il concetto di giovinezza come stato dell’essere in continua evoluzione. Che si tratti di un ritorno alle radici della propria infanzia o di un tentativo di reinventarla, siamo alla ricerca di opere che sfidano, provocano e sovvertono. Attraverso il mezzo dell’arte visiva,
della performance, della Scultura, della fotografia o di qualsiasi altra forma espressiva, vi invitiamo a condividere le vostre interpretazioni di cosa significhi essere un “enfant terrible”.
Non siate compiacenti, siate audaci: l’’infanzia è un dono che si riconquista con fatica. Solo attraverso un viaggio consapevole possiamo tornare ad essere “giovani”. Questo
testo vuole coinvolgere gli Artisti in una riflessione più profonda sulla loro pratica creativa, ponendo il concetto di giovinezza e infanzia come un tema centrale da esplorare non solo a livello estetico, ma anche emotivo e concettuale.
Claudia Mantelli

info +39 3339434867 WhatsApp

claudia.mantelli@@claudiamantelliartcurator

claudia.mantelli@yahoo.com

OPENING CALL ARTISTS

LES ENFANTS TERRIBLES

_La Ribellione creativa dell’anima _

Regolamento

CALL FOR ARTISTS
EVENTO, MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
“LES ENFANTS TERRIBLES”-La ribellione creativa dell’anima-
Dal 10 al 24 Dicembre 2024
Scadenza 15 Novembre 2024
.

Claudia Arch. Mantelli Art Curator e l’Associazione artistico -culturale
DOODLE ART-Advanced Art Project & Design sono lieti di annunciare l’open call
dell’ Evento,Mostra di Arte contemporanea,fotografia, pittura, video arte, installazione/scultura e performance art, che si terrà a Milano, presso lo
Spazio Arte Palazzo Seicentro dal 10 al 24/12/2024.
Artisti, Fotografi, Designers sono invitati ad iscriversi per partecipare all’ Evento d’ Arte Contemporanea
“Les Enfants Terribles” -La Ribellione creativa dell’ Anima, presso lo Spazio Arte Palazzo Seicentro dal 10 al 24 Dicembre 2024.
Ogni Artista, Fotografo, Designer potrà partecipare usufruendo di differenti tagli di spazio espositivo in funzione delle proprie Opere d’ Arte e dei risultati espositivi voluti, sempre in accordo con il Curatore d’Arte Claudia Mantelli.
Si richiedono:
-Breve Biografia / Curriculum
-Link delle Opere d’Arte (Blog, Website o Social Network)
-Immagine delle Opere da esporre in formato jpg con risoluzione minima 300 dpi.
-Indicazione dei prezzi delle Opere d’ Arte.
(La percentuale sulla vendita é del 35/40%, eventualmente concordabile con il Curatore.)
-Ricevuta di Pagamento quota di partecipazione per i tagli di 200 cm., 300 cm., 400 cm. per le Opere di Pittura, Fotografia, Collages, Street Art, Digital Art, Installazioni a parete.
-Per quanto concerne le Installazioni concettuali, le Sculture, le Opere di Design. la Quota è in funzione delle Opere d’arte selezionate. Ogni Installazione e/o Scultura potrà essere esposta anche sui propri supporti, in accordo con il Curatore.
-Ogni Artista potrà esporre il n. di Opere e le relative misure con a collaborazione del Curatore e del team di DOODLE ART.
-Ogni Opera da esporre appesa dovrà essere fornita di “Attaccaglie”, triangoli o filo di corda, o alluminio , in quanto dovrà essere appesa alle catenelle.
Se l’Artista é associato a Doodle Art , avrà uno sconto sulla Quota del 10%.
Nel caso in cui l’Artista voglia associarsi alla Doodle Art,
Volendo sono previste Quote comprese di adesione annuale all’associazione DOODLE ART in offerta con sconti su ogni Evento annuale del 10%, pubblicazione delle Opere su tutti i Social network attraverso fotografie, video sia individuali, sia di tutta la Mostra.
Le Opere d’ Arte dovranno pervenire presso lo Spazio Arte Palazzo Seicentro in
P.zza Berlinguer, Via Savona 99, 20144, Milano nel giorno 10/12/2024.
Ritiro delle Opere a carico dell’Artista il giorno 24/12/2024 dalle ore 10:00 alle ore 16:30.
-L’Assicurazione dell’ Associazione DOODLE ART copre danni a persone, abbigliamento ma non copre danni alle Opere d’Arte.
Si suggerisce pertanto di assicurare le Opere più pregiate.
La Location é sorvegliata dalle Forze dell’ Ordine.
Le Opere d’ Arte verranno accettate dai Corrieri con riserva per la sicurezza dell’ Artista. Nel caso di danni durante il viaggio, si suggerisce di assicurarle presso il proprio Corriere di fiducia.
Nella quota sono comprese:
-Intervento di Interior Design temporaneo al fine trasformare lo
Spazio Arte di Palazzo Seicentro in un’ originale e raffinata scenografia espositiva.
Tale Allestimento è creato dall’Arch. Claudia Mantelli Art Curator.
-Materiale pubblicitario.
-Pubblicità digitale durante e dopo l’Evento sui Social

  • Pubblicità cartacea
    -Vernissage il giorno 12 Dicembre 2024, ore 18:00.
    -Orari di apertura :
    -Orario quotidiano dalle 09,00 alle 20,30
    -Presenza del Curatore dalle ore 16:00 alle ore 20:00 compreso il week.end.
    -Sorveglianza nell’orario di apertura della galleria
    -Eventuali Eventi, Performances durante l’ Evento.
    Allestimento e disallestimento della Mostra.
    Claudia Mantelli Art Curator

INFO
Per informazioni, iscrizioni e quote contattare Claudia Mantelli e DOODLE ART
👇
claudia.mantelli@yahoo.com

WhatsApp +39 3339434867


https://claudiamantelliartcurator.com/

Grazie
Claudia Mantelli

__________________________________________

MODULO ISCRIZIONE

Il/La Sottoscritto/a

——————————————–

Nato/a


—————— ————————–

il

————————————-


Residente

—- —————————–

Citta’

—————————————

Stato

———————————–

Telefono

——————-+-

Sito Internet

————————————–

E-mail

—————————————-

Chiedo di partecipare all’ Evento in oggetto presso lo
presso lo Spazio Arte Palazzo Seicentro, P.zza Berlinguer,, via Savona 99,20144, Milano

Firma Artista

——————————————

“RESPECT” -First Edition-03/11/2023

Evento di Arte contemporanea & Conferenza sulla Violenza
contro la Donna creato da Claudia Dott.Mantelli Art Curator

Alle ore 18:30 di Venerdì 3 Novembre 2023 presso lo “Spazio Seicentro”,
P.zza Berlinguer, Via Savona n.99, Milano, Claudia Mantelli Art Curator e
l’Associazione DOODLE ART inaugurano la prima Edizione dell’Evento
“RESPECT”, Mostra di Arte contemporanea e Conferenza sulla Violenza
contro la Donna.
Tale Evento anticipa la “Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza sulle donne”, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle
Nazioni Unite nel 1999.
-Il giorno 3 Novembre 2023, alle ore 18:30 si terrà un Vernissage con la
gentile presenza del Curatore Claudia Mantelli, degli ottimi Artisti che
esporranno Opere create appositamente per questo Evento.
Opere emozionanti, figurative, astratte, fotografie e installazioni che
mettono in luce la Donna con la sua fragilità, forza e dignità.
Una Donna che spesso \è sofferente a causa degli abusi, violenze che
,purtroppo, possono degenerare in orribili Femminicidio

ARTISTI

  • -4 Art Cardia & Tentori
  • -Anna Rita Aprile
  • -Maria Lucia Albertini
  • -Elena Cambiaghi
  • -Cesare Catania
  • -Francesca Draetta
  • -Luigi Galante
  • -Lemmy Gonthier
  • -Majid Hoseini
  • -Metaborg
  • -Grace Morbi
  • -Mauro Molinari
  • -Michel Morelli
  • -Isabella Paglino
  • -Roberto Persi Santorum
  • -Rossana Pala
  • -Sabrina Puppin
  • -Delia Saba
  • -Mariella Tissone
  • -Simona Zecca

Il giorno 9 Novembre alle ore 18:30 si terrà una Conferenza sul Tema
“Donna e Violenza” con la gentile ed importante partecipazione di
Personaggi, esperti professionisti che lavorano per risolvere questo
annoso problema.
La Fondazione Somaschi.
-Per le attività del centro antiviolenza la Dott.sa Varini Elena e la Dott.sa Raspelli Simona per le attività rivolte agli autori di violenza ; Il dott. Marco Pessani; partecipazione del Curatore Claudia Dott.Mantelli.
Gli argomenti trattati circa la Violenza sulla Donna saranno:
-Aspetti generali sulla violenza per comunicare di cosa si tratta-Quali strategie studiare per contrastare la violenza in termini di cambiamento.-Promozione di una cultura che rispetti le differenze e che promuova le pari opportunità-Quali strategie usare per interrompere la reiterazione delle modalità-Educazione fin dall’ Infanzia. Una splendida, toccante ed interessante Performance dell’Artista Veronica Sbergia che canterà accompagnata da Max DeBernardi. Veronica Sbergia è un’artista dalla spiccata versatilità vocale del panorama blues e jazz con una carriera ventennale caratterizzata da successi e riconoscimenti internazionali.”Bawdy Black Pearls” è il suo nuovo disco, un lavoro in cui Veronica, grazie a un repertorio che va dagli anni Venti ai Quaranta, parla di sesso e sessualità, droghe, tradimenti, prostituzione, omosessualità e problematiche sociali, patriarcato e libertà di autodeterminazione contro le convenzioni borghesi e razziali dell’epoca.

Grazie. Claudia Mantelli

Info: claudia.mantelli@yahoo.com/ +39-3339434867

NESSUN DORMA -Testo e Romanza-Text and Romance

Nessun dorma è una celebre romanza per tenore della Turandot di Giacomo Puccini, considerata come una delle più grandi romanze della storia della musica.

Giacomo PucciniÈ intonata dal personaggio di Calaf all’inizio del terzo atto. Immerso nella notte di Pechino, in totale solitudine, il “Principe ignoto” attende il sorgere del giorno, quando potrà finalmente conquistare l’amore di Turandot, la principessa di ghiaccio.

Testo.

Nessun dorma!
Nessun dorma!
Tu pure, o, principessa,
Nella tua fredda stanza,
Guardi le stelle
Che tremano d’amore
E di speranza.

Ma il mio mistero e chiuso in me,
Il nome mio nessun saprá!
No, no, sulla tua bocca lo diró
Quando la luce splenderá!

Ed il mio bacio sciogliera il silenzio
Che ti fa mia!

Dilegua, o notte!
Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle!
All’alba vinceró!
Vinceró, vinceró!

Il Testo poetico.

Nell’atto precedente a quest’aria, Calaf ha correttamente risposto ai tre enigmi fatti a tutti i potenziali pretendenti della principessa Turandot. Nondimeno, la donna indietreggia al pensiero del matrimonio con lui. Calaf le offre un’altra possibilità sfidandola a indovinare il suo nome all’alba. Mentre si inginocchia davanti a lei, il tema “Nessun dorma” fa la sua prima apparizione, secondo le sue parole, “Il mio nome non sai!”. Lei può ucciderlo se indovina correttamente il suo nome; ma se non lo fa, deve sposarlo. La principessa crudele ed emotivamente fredda decreta quindi che nessuno dei suoi sudditi dormirà quella notte fino a quando non verrà scoperto il suo nome. Se falliscono, tutti verranno uccisi. Quando si apre l’atto finale, è notte. Calaf è solo nei giardini del palazzo illuminati dalla luna. In lontananza, sente gli araldi di Turandot che proclamano i suoi comandi. La sua aria inizia con un’eco del loro pianto e una riflessione sulla principessa Turandot e inizia l’Opera di Giacomo Puccini.

Grazie.Claudia Arch Mantelli Art Curator & Exhibitions Organizer
__________________________________________

No dorma is a famous romance for tenor from Giacomo Puccini’s Turandot, considered one of the greatest romances in the history of music.

Giacomo Puccini It is sung by the character of Calaf at the beginning of the third act. Immersed in the Beijing night, in total solitude, the “Unknown Prince” awaits the dawn, when he will finally be able to win the love of Turandot, the ice princess.

Text.

No sleep!
No sleep!
You too, oh princess,
In your cold room,
Look at the stars
Who tremble with love
And of hope.

But my mystery is closed in me,
No one will know my name!
No, no, I’ll say it on your mouth
When the light shines!

And my kiss will dissolve the silence
That makes you mine!

Vanish, O night!
Set, stars!
Set, stars!
I’ll win at dawn!
I will win, I will win!

The poetic text.

In the act preceding this aria, Calaf correctly answered the three puzzles made to all potential suitors of Princess Turandot. Nonetheless, the woman recoils at the thought of marrying him. Calaf offers her another chance by challenging her to guess her name at dawn. As he kneels before her, the theme “No sleep” makes her first appearance, in her words, “My name you don’t know!”. She can kill him if she guesses her name correctly; but if she doesn’t, she has to marry him. The cruel and emotionally cold princess then decrees that none of her subjects will sleep that night until her name is discovered. If they fail, everyone will be killed. When the final act opens, it is night. Calaf is alone in the palace gardens illuminated by the moon. In the distance, he hears Turandot’s heralds proclaiming his commands to him. His aria begins with an echo of their tears and a reflection on Princess Turandot and the opera by Giacomo Puccini begins.

Thank you Claudia Arch Mantelli Art Curator & Exhibitions Organizer

“NESSUN DORMA” -LA LOCATION-

La Location dell’Evento di Arte contemporanea & Design in Piazza Enrico Berlinguer, Via Savona, 99, 20144 Milano MI.

Palazzo Seicentro
La Piazza Berlinguer, in Via Savona 99
Palazzo Seicentro

Il Palazzo Seicentro è situato nel centro storico dei Navigli, P.zza Berlinguer, Via Savona n°.99, Milano. È un Palazzo molto bello, dedicato all’Arte contemporanea, al Design. Nelle tre sale espositive ho pensato di ideare “Nessun Dorma”, Evento di Arte contemporanea caratterizzato da Pittura, tra cui Astrazione, Street Art, Pop Art, Collage Scultura, Installazioni, Performance e Design . La posizione di tale Location è decisamente interessante, in quanto si trova nella splendida zona dei Navigli, oggi centro della scena artistica e del Design di Milano. Grazie.

Claudia Arch. Mantelli Art Curator, Exhibitions Organizer.
___________________________________________

The Location of the Contemporary Art & Design Event in Piazza Enrico Berlinguer, Via Savona, 99, 20144 Milan MI.
Palazzo Seicentro is located in the historic center of the Navigli, P.zza Berlinguer, Via Savona n ° .99, Milan.
It’s a very beautiful building, dedicated to contemporary art, to design. In the three exhibition rooms I thought of creating “Nessun Dorma”, a Contemporary Art Event characterized by Painting, including Abstraction, Street Art, Pop Art, Collage Sculpture, Installations, Performance and Design. The location of this Location is very interesting, as it is located in the splendid Navigli area, today the center of the Milan art and design scene. Thank you.

Claudia Arch. Mantelli Art Curator, Exhibitions Organizer.

& DOODLE ART – Advanced Art Projects & Design

Claudia Arch. Mantelli Art Curator, Exhibitions Organizer.

& DOODLE ART -Advanced Art Projects & Design

Il fiorire della filosofia e dell’arte favoriranno la riscoperta della bellezza e l’esaltazione della stessa provvederà a circondare nuovamente di Magia e Incantesimo la vita dell’uomo.

La magia, dunque, si esprimerà nell’io dell’individuo e solo in un secondo momento verrà oggettivata nelle sue forme esteriori per poi incantare anche tutta la collettività.

L’Artista, colui che crede nella propria Arte, fa vere Magie.
A. Castiglioni… non dimentichiamolo mai!
Liberamente tratto da un Articolo di Arturo Castiglioni