Giampiero Poggiali Berlinghieri- Thumbnail” The New Space” – Painted wood and Led-(28x40x40 cm.)

 

1)thumbnail_The New Space legno dipinto e led cm 28x40x40

Cenni biografici

Giampiero Poggiali Berlinghieri nasce a Firenze il 17 luglio1936.

L’esordio della sua attività artistica è del 1968 e segna il termine di un’accelerata fase di ricerca e di formazione autodidatta

con la prima mostra personale presso la Galleria Inquadrature di Firenze a cui fa. seguito circa 80 mostre personali in Italia e all’estero. Opere di Poggiali trovano posto in collezioni museali pubbliche e private. Un suo autoritratto fa parte della raccolta degli autoritratti della Galleria degli Uffizi di Firenze.

Negli anni Ottanta, l’allestimento di due importanti esposizioni, nell’88 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nell’89 a Palazzo Strozzi di Firenze, segna due momenti antologici dell’attività dell’artista.

Gli anni Novanta, sono caratterizzati dalle esecuzioni di numerose installazioni, documentate dal volume monografico a cura di Pierre Restany; Poggiali sculture e installazioni 1969-1995 edito dal Museo Civico di Taverna (CZ).

Nel 1996 è significativa l’installazione Simposio al Museo Marino Marini, patrocinata dal Comune di Firenze. Nel 1997, pubblica da LoGisma l’opera multimediale interattiva Delfo, una pinacoteca virtuale di oltre 300 immagini di quadri, sculture, installazioni e cinque video, accompagnata da musiche elettroniche originali. Nel 1999, in Piazza XXX Novembre a Sesto Fiorentino (FI), il Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Firenze,

Antonio Paolucci, inaugura il monumento Pegaso di acciaio inox policromo.

Nel 2002 è invitato dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi di Pescia (PT), dove realizza una grande installazione documentata nel libro C’era una volt@, Morgana Edizioni. Nello stesso a., il Consiglio Regionale della Toscana lo invita a Palazzo Capponi Covoni di Firenze dove espone l’installazione “Firenze ti @mo” con la relativa pubblicazione di Morgana Edizioni.

Viene inserito in Generazione anni Trenta della Storia dell’arte italiana del ‘900 di Giorgio Di Genova. Nel 2002 il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del 900 “G. Bargellini” di Pieve di Cento (BO) acquisisce 4 grandi opere per la propria collezione, inserendole nelle mostre “Collezioni Permanenti” per l’a. 2003. Nel 2004 per Genova Capitale Europea della Cultura, realizza per La città dei bambini, l’installazione “Animali e piccoli habitat”; alla Galleria Civica di Bolzano l’installazione “Farfalle per Mosè Romano Beer”; nella Ex Chiesa di San Rocco

e Palazzo dei Capitani di Malcesine (VR), mostra e installazione “Ex libris”; nella Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP), l’installazione “Ti ho conosciuta in chat”.

Nel 2004 al Palazzo del Podestà di Pescia (PT) nella Gipsoteca Libero Andreotti, con l’installazione “Piccoli Habitat”, viene presentato il volume monografico Giampiero Poggiali Berlinghieri. Installazioni & Ambiente. Opere scelte 1968-2003 per le edizioni Galleria Sangallo di Firenze, a cura di Nicola Micieli. Nel 2006 la mostra “Opere multimediali e interattive”; Castello Scaligero, di Malcesine (VR) con la presentazione del libro: Opere multimediali e interattive di luce e in movimento, a cura di Alessandra Borsetti Venier con testo di Valerio Dehò, Morgana Edizioni.

Nel 2007 la mostra “Audioritratto”, Palazzo Medici Riccardi, Firenze, con la presentazione del libro Ritratti e Autoritratti1972 -2007, a cura di Alessandra Borsetti Venier con testo di Alessandro Vezzosi, Morgana Edizioni. Nel 2009 la mostra “Biodiversity”, Chianciano Terme, con la presentazione del libro Biodiversity, a cura di Alessandra Borsetti Venier con testo di Nicola Micieli, Morgana Edizioni. Due personali nel 2011, nello spazio di Ellequadro a Palazzo Ducale di Genova, e al Museo Casa di Giotto, loc. Vespignano Vicchio (Fi), Due personali nel 2012 al Plus Berlin – Piano Grigioferro, Berlino, e “Sculture solari e opere, Ecologicamente compatibili”, a La Barbagianna: una casa per l’arte contemporanea, Pontassieve (Fi), con la presentazione

del video-catalogo n. 2 della collana Risguardi, Morgana Edizioni con testo di Matteo Innocenti.

Nel 2013 l’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” di Agrigento gli conferisce la laurea “honoris causa”.

Nel 2014 l’installazione “Infinito” Centro Culturale Fidia, Città della Pieve (PG)

Nel febbraio 2015 esce il volume monografico “POGGIALI BERLINGHIERI 1968-2014” a cura di Nicola Micieli e Alessandra Borsetti Venier, Il volume di 340 p. che comprende 14 sezioni tematiche con scritti di Carlo Sisi, Erica Romano, Maurizio Vanni, Matteo Renzi, Riccardo Nencini, Franco Batacchi, Paola Butali, Nel 2016 nello Spazio Glicine di Firenze la personale di Poggiali Berlinghieri è presentata da Corrado Marsan.

Tre tesi di Laurea sono state dedicate all’opera di Poggiali Berlinghieri.

The DREAMERS Exhibition- Claudia Arch. Mantelli FinAosta Gallery

The Dreamers Locandina
Details.From February 28th to March 15th 2020
Due to Covid 19 The Exhibition has turned into an Exhibition, thanks to the large windows from 9 March to 6 May 2020.

Organizer, Art Curator, Art Director
Claudia Mantelli Art Curator


ARTISTS
Cesare Catania; Carlo Alfano; Daria Covolo; Delia Saba:
Ezio Bordet; Gabriele Coccia; Giampiero Poggiali Berlinghieri;
Isabella Paglino; Maria-Sofia Grigolin; Mauro Molinari;
Oleg Osipoff; Ondina Pozoco (Ondina Bomfim Da Silva);
Paul Yves Poumay; Teresa Claudia Pallotta; Walter Passarella.
 
“Claudia Martelli Art Curator” for some years has been facing the study of Art in relation to the Psyche. In particular we want to deepen:
1. the dynamics between Consciousness, Subconscious and Unconscious that are part of the dreamlike world of the Artist.
2. Relations with dreams which are an inexhaustible source of the artistic imagination, because it is believed that it is possible to read
the unconscious through very few techniques, namely hypnosis and art.
On the basis of these considerations, it can be imagined that every Artist who works with Music, Voice, Animation, Cinema, Fine Arts and other creative paths starts from a draft which, after having metabolized the innermost thoughts, perfects his thought for turn it into a work of art.
Let’s take an example: a Painter starts with a preliminary sketch, absolutely aware, to materially fix his drive to want to create a work.
In reality, while the artist, immersed in his fascinating dreamlike dream, modifies the first thought (the sketch) letting himself be guided by an inner force that forces him to change forms, colors and light.
It is a phenomenon that tends to structure the Art Work that the artist has unconsciously clear in his mind.
We can say that it is a procedure that takes place (for example) thanks to the mental dynamics that develop during a “night dream” or in the classic “daydream”, phenomena that are also very widespread in the minds of creative, visionary people and eclectic.
Salvator Dalì used to exercise his “genius”, sitting on a rocking chair with a large iron key in his hand, in correspondence with a large iron plate.
Think of the “Rem Phase”, which is repeated several times during the complete sleep phases. In this moment of sleep the “Individual” (intended as sentient “Animal”) is not yet in deep sleep: in fact, he rolls his eyes, speaks and is in that phase (called “light sleep”) which represents the moment most creative of the day.
Dali, as we said, knew it very well! In fact, when he fell asleep and the aforementioned key fell on his plate, he woke up, suddenly, thanks to the deafening noise ..
He practically experienced the peak of his creativity and painted his “masterpieces” that we know well.
Here then the Dream, which takes place right in the Rem phase, becomes important, and we would say basic for the Artist and therefore for the Art itself, which benefits from these dynamics.
The Art Work is created thanks to the creative force, far superior to the vital force that animates all the people we consider normal.
It is therefore a potential response to the link between Dream and Art:
The Dream represents the Unconscious of the Artist: the preface of the Artwork.
Obviously the positive results are innumerable: brilliant and brilliant for the Artists who manage to tame dreams.
These are the basic considerations on which you want to move the project to develop the exhibition “The Dreamers”.
Claudia Mantelli Art Curator.
 
Italian Language
“Claudia Martelli Art Curator” da alcuni anni sta affrontando lo studio dell’Arte in relazione alla Psiche. In particolare si vogliono approfondire:
1. le dinamiche tra Coscienza, Subconscio e Inconscio che fanno parte del mondo onirico dell’Artista.
2. Le relazioni con i sogni che sono una fonte inesauribile dell’immaginario artistico, perché si ritiene che sia possibile leggere
l’inconscio attraverso pochissime tecniche, ovvero Ipnosi e Arte.
Sulla base di queste considerazioni, si può immaginare che ogni Artista che lavora con Musica, Voce, Animazione, Cinema, Belle Arti ed altri percorsi creativi inizi da una bozza che in seguito, dopo avere metabolizzato i pensieri più reconditi, perfeziona il suo pensiero per trasformarlo in un’opera d’arte.
Facciamo un esempio: un Pittore inizia con uno schizzo preliminare, assolutamente consapevole, per fissare materialmente la sua spinta di voler creare un’opera.
In realtà, mentre l’artista, immerso nel suo affascinante sogno onirico, modifica il primo pensiero (il bozzetto) lasciandosi guidare da una forza interiore che lo costringe a modificare forme, colori e luce.
Si tratta di un fenomeno che tende a strutturare l’Opera d’Arte che l’artista ha inconsciamente chiaro nella sua mente.
Possiamo affermare che si tratta di un procedimento che si realizza (per esempio) grazie alle dinamiche mentali che si sviluppano durante un “sogno notturno” o nel classico ”sogno ad occhi aperti”, fenomeni anche questi molto diffusi nella mente delle persone creative, visionarie ed eclettiche.
Salvator Dalì soleva esercitare il proprio “genio”, sedendosi su una sedia a dondolo con in mano una grande chiave in ferro, in corrispondenza di un grande piatto di ferro.
Pensiamo alla “Fase Rem”, che si ripete più volte durante le fasi complete del sonno. In questo momento del sonno l’ “Individuo” (inteso come “ Animale” senziente) non è ancora nel sonno profondo: infatti, rotea gli occhi, parla e si trova in quella fase (detta di “sonno leggero”) che rappresenta il momento più creativo della giornata.
Dalì, come dicevamo, lo sapeva molto bene! Infatti quando si addormentava e la citata chiave cadeva nel piatto, si svegliava, improvvisamente, grazie al rumore assordante..
Praticamente sperimentava il culmine della sua Creatività e dipingeva i suoi “Capolavori” che ben conosciamo.
Ecco allora che il Sogno , che avviene proprio nella fase Rem, diventa importante, e diremmo basilare per l’Artista e quindi per l’Arte stessa, che fruisce di queste dinamiche.
L’Opera d’Arte è realizzata grazie alla forza creativa, ben superiore alla forza vitale che anima tutte le persone che consideriamo normali.
Si tratta, quindi, di una potenziale risposta al legame tra Sogno e Arte:
Il Sogno rappresenta l’Inconscio dell’Artista: il prebozzetto dell’Opera d’Arte.
Ovviamente i risultati positivi sono innumerevoli: brillanti e geniali per gli Artisti che riescono ad addomesticare i sogni.
Sono queste le considerazioni di base sulle quali si vuole muovere il progetto per sviluppare la mostra “The Dreamers”.
Claudia Mantelli Art Curator
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“Claudia Martelli Art Curator” for some years has been facing the study of Art in relation to the Psyche. In particular we want to deepen:
1. the dynamics between Consciousness, Subconscious and Unconscious that are part of the dreamlike world of the Artist.
2. Relations with dreams which are an inexhaustible source of the artistic imagination, because it is believed that it is possible to read
the unconscious through very few techniques, namely hypnosis and art.
On the basis of these considerations, it can be imagined that every Artist who works with Music, Voice, Animation, Cinema, Fine Arts and other creative paths starts from a draft which, after having metabolized the innermost thoughts, perfects his thought for turn it into a work of art.
Let’s take an example: a Painter starts with a preliminary sketch, absolutely aware, to materially fix his drive to want to create a work.
In reality, while the artist, immersed in his fascinating dreamlike dream, modifies the first thought (the sketch) letting himself be guided by an inner force that forces him to change forms, colors and light.
It is a phenomenon that tends to structure the Art Work that the artist has unconsciously clear in his mind.
We can say that it is a procedure that takes place (for example) thanks to the mental dynamics that develop during a “night dream” or in the classic “daydream”, phenomena that are also very widespread in the minds of creative, visionary people and eclectic.
Salvator Dalì used to exercise his “genius”, sitting on a rocking chair with a large iron key in his hand, in correspondence with a large iron plate.
Think of the “Rem Phase”, which is repeated several times during the complete sleep phases. In this moment of sleep the “Individual” (intended as sentient “Animal”) is not yet in deep sleep: in fact, he rolls his eyes, speaks and is in that phase (called “light sleep”) which represents the moment most creative of the day.
Dali, as we said, knew it very well! In fact, when he fell asleep and the aforementioned key fell on his plate, he woke up, suddenly, thanks to the deafening noise ..
He practically experienced the peak of his creativity and painted his “masterpieces” that we know well.
Here then the Dream, which takes place right in the Rem phase, becomes important, and we would say basic for the Artist and therefore for the Art itself, which benefits from these dynamics.
The Art Work is created thanks to the creative force, far superior to the vital force that animates all the people we consider normal.
It is therefore a potential response to the link between Dream and Art:
The Dream represents the Unconscious of the Artist: the preface of the Artwork.
Obviously the positive results are innumerable: brilliant and brilliant for the Artists who manage to tame dreams.
These are the basic considerations on which you want to move the project to develop the exhibition “The Dreamers”.
Claudia Mantelli Art Curator

Giampiero Poggiali Berlinghieri-Ecosystem-Acrylic on canvas- Ecosistema-Acrilici su tela-(70×100 cm.)

1)Ecosistema acrilici su tela 70x100 2016

MARCELLO VANNUCCI

(….) Opere che vivono come fine a se stesse, che evitano di farsi messaggio l’impegno in questa sua misura le avrebbe poi avvilite di ogni possibile immortalità. Soltanto tramite di liberazione dal giornaliero: che è di tutta altra specie. Un orizzonte, che sia di passaggio a nuove linee di un cielo però tutto umano. Questi spazi di Poggiali come fuga in avanti; ed il vederli come liberazione dagli impacci. Strumenti, anche, per potere scoprire imprevedibili piaghe di giocondità, in un mondo che intero ora s’apra al tuo sguardo. Libero, perlomeno, di offrirti la speranza che niente ad esso sia mai preesistito, se non l’imprendibile scintilla che – unica – lo prevedeva come possibile.

(Dal catalogo, Giampiero Poggiali – Structural dream – Loggia d’e Rucellai, Azienda Autonoma di Turismo, Firenze 1982)

Giampiero Poggiali Berlinghieri- Thumbnail-Variations of an Ecosystem-Acrylic on canvas (100x70cm.)

 

 

1)thumbnail_Variazioni di unecosistema acrilici su tela cm100x70 2016

PIER CARLO SANTINI

(….) Per realizzare il più limpidamente possibile le sue composizioni, l’artista si vale di una stesura accuratissima, smaterializzando al massimo il colore sempre raffinatamente graduato in toni medi e in sapienti scalature che scandiscono piani e volumi. Anche viste sotto questo aspetto, le opere di Poggiali richiamano a una sensibilità che è in parte innata e in parte guadagnata nell’esercizio della pittura, con serena ricerca, quasi con gioia. La gioia di un uomo che nella conquistata maturità non rinuncia alla innocenza, come poté essere per Atanasio Soldati, dell’«eterno fanciullino».

Dal, catalogo fondazione Ragghianti, – Lucca 1972

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