
Il primo Manifesto surrealista del 1924, definì così il surrealismo:
« Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. ».
Il Surrealismo nasce per opera di André Breton nel 1924, come evoluzione del Dadaismo.
Il Surrealismo coinvolse un pò tutte le Arti visive, le Belle Arti, il Cinema, La Letteratura e anche la Musica. infatti fu una filosofia che continua tutt’ora.
Fortunatamente sta riemergendo con i nuovi Neo-Surrealisti che sono molto più liberi di esprimersi , grazie all’evolversi mentale e temporale.
Breton fu influenzato molto dal libro di Freud “L’interpretazione dei Sogni” perché non era giusto, secondo Lui (e anche scondo me e molti altri) che il Sogno, lo spazio onirico e l’Inconscio potesse avere così poca importanza nella Vita sociale, nella Civiltà moderna e, appunto, nell’Arte e nella Ciltura.
« Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale. »
Il surrealismo è quindi un automatismo psichico, ovvero quel processo in cui l’inconscio, quella parte di noi che emerge durante i sogni, emerge anche quando siamo svegli e ci permette di associare libere parole, pensieri e immagini senza freni inibitori e scopi preordinati. I surrealisti si avvalevano di diverse tecniche per far in modo di attivare il loro inconscio, una di queste è il cadavre exquisi (cadavere squisito), tecnica basata sulla casualità e sulla coralità, che prevede la collaborazione di più artisti: uno di essi comincia l’operazione tracciando un disegno, una figura, che deve essere ignorata dagli altri, poi il foglio deve essere passato a tutti i partecipanti, uno per uno, i quali a loro volta faranno una figura, e così via. Questa tecnica era utilizzata dai surrealisti anche in ambito poetico, ovvero aggiungendo uno per uno una parola, ignorando lo scopo finale dei singoli. Il nome della tecnica deriva infatti da una poesia surrealista: “Il cadavere squisito berrà il vino nuovo”. Altre tecniche fortemente utilizzate dai pittori di questo movimento sono: il frottage (strofinamento), il grattage (grattamento, raschiamento), il collage, l’assemblage e il dripping (Max Ernst è il primo ad utilizzare questa tecnica, resa famosa dopo la seconda guerra mondiale da Jackson Pollock).
Il surrealismo ha tre tematiche principali:
amore, inteso come fulcro della vita
sogno e follia, considerati i mezzi per superare la razionalità
liberazione dell’individuo dalle convenzioni sociali.
La caratteristica comune a tutte le manifestazioni surrealiste è la critica radicale alla razionalità cosciente, e la liberazione delle potenzialità immaginative dell’inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo “oltre” la realtà (sur-realtà) in cui veglia e sogno sono entrambe presenti e si conciliano in modo armonico e profondo.
Il Surrealismo è certamente la più “onirica” delle manifestazioni artistiche, proprio perché dà accesso a ciò che sta oltre il visibile. Inoltre esso comprende immagini nitide e reali ma accostandole tra di loro senza alcun nesso logico.
…….Continua…..
Claudia Mantelli