Cosa comporta la creazione di un dipinto?
Traggo ispirazione dal mio quotidiano, mescolandolo a quella che è la nostra storia e cultura occidentale, lasciando che le cose accadano. Qualche volta può essere una persona che conosco per la prima volta a suggerirmi l’idea per un quadro. Ma spesso le mie visioni si formano nel momento in cui, ascoltando la musica che preferisco, contemplo il mio ultimo lavoro al cavalletto. Prendo appunti. Elaboro quello che serve dell’idea originaria, giusto per definire dettagli tecnici riguardanti le pose con i modelli.
Mi servo della fotografia per le sedute di posa. Tuttavia non creo un vero set fotografico, semplicemente ritraggo in più fasi i personaggi e quant’altro, senza necessariamente ricreare la scena come poi andrà dipinta. Le foto sostituiscono quelli che erano gli schizzi preparatori, con un notevole guadagno di tempo. La tappa successiva è la preparazione del supporto su cui dipingere. Scelgo tavole in legno di pioppo trattate con gesso di Bologna, le preferisco alle tele per diverse ragioni. L’unico inconveniente è il peso. Una volta pronta sulla tavola disegno a matita, basandomi sulla selezione delle immagini scelte, cercando di ottimizzare tutti i dettagli compreso il chiaroscuro. A disegno finito stendo il fondo, una prima stesura ad olio (piuttosto diluito) che ricrea il tono cromatico della scena evidenziando le zone chiare e scure. La terza fase è la stesura del colore definitivo, che applico a corpo e per velature successive a seconda di quanto si vuole indugiare sul dipinto. Una volta terminato uso della vernice da ritocco per uniformare le varie opacità e imperfezioni tipiche dell’olio.